CINA - STAGE LING.








LA GITA DI QUINTA: UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLA CINA

La nostra gita di quinta è stata un viaggio veramente indimenticabile: siamo andati in Cina.
Il viaggio d'istruzione è stato organizzato dalla nostra professoressa di cinese Marta Nori, che ci ha accompagnati insieme al lettore di madrelingua cinese TianYi Li.

Siamo partiti il 17 marzo 2018  dall'aeroporto di Venezia e siamo arrivati a Shanghai il giorno seguente.

Arrivati a Shanghai, abbiamo realizzato di essere realmente dall’altra parte del mondo: avremmo passato due settimane immersi nella cultura cinese e per questo eravamo in fibrillazione. Per cinque anni infatti abbiamo studiato approfonditamente la lingua e la cultura del popolo cinese e ora eravamo pronti a vivere questo mondo in prima persona.
Durante la prima settimana abbiamo frequentato lezioni di lingua presso l'Università degli studi di Shanghai alla mattina, mentre al pomeriggio abbiamo visitato la città: il Bund, il museo del partito comunista, il museo di Shanghai, Yu Garden, Oriental Pearl e Tv Tower, la concessione francese, City God Temple e Nanjing Road. Durante i cinque giorni trascorsi nella città, abbiamo alloggiato all'interno del campus dell'Università di Studi Internazionali di Shanghai, distante mezz’ora dal centro.


Le lezioni presso l’università erano incentrate principalmente sulla cultura cinese. Abbiamo trattato argomenti significativi come i segni zodiacali, il matrimonio tradizionale, la storia di Shanghai e il cibo tipico.
Un pomeriggio siamo andati a visitare lo Yu Garden (o Giardino del Mandarino Yu in italiano). Appena entrati, ci è sembrato di ritornare nel 1600, anno in cui il giardino è stato realizzato. All’interno dell’area si possono ammirare l’architettura tradizionale  cinese, una moltitudine di piante di varia specie e  alberi secolari.
Tutto il giardino, dagli edifici agli arredi seicenteschi, è ben preservato e pulito, e dentro ai laghetti nuotano numerose carpe.

Subito fuori dal Giardino si possono trovare numerose bancarelle e negozi, dove è possibile contrattare.
La frase d’effetto che abbiamo utilizzato per abbassare i prezzi è stata "我是很穷的学生, 没钱“ (Siamo studenti di cinese poveri, non abbiamo soldi).





La sera del 23 marzo abbiamo preso il treno notturno diretto a Xi'an. Durante il viaggio, abbiamo festeggiato il compleanno di una nostra compagna di classe, brindando tutti insieme.
All’arrivo a Xi’an la mattina seguente, siamo rimasti piacevolmente sorpresi alla vista del sole, dopo aver passato un’uggiosa settimana a Shanghai, ma soprattutto abbiamo goduto di una guida d’eccezione: Gianni, un cinese con una buona conoscenza della lingua italiana, che ci ha accompagnati per i due giorni successivi alla scoperta della città. Gianni ci ha illustrato la storia e le meraviglie di Xi’an, tra cui il maestoso esercito di terracotta, le mura della città, la Grande Moschea, il quartiere musulmano e la Great Goose Pagoda (o Pagoda della Grande Oca Selvatica). La Grande Moschea é la più antica moschea cinese e l’unica che presenta un’architettura completamente in stile cinese. Nel quartiere musulmano, ricco di bancarelle, abbiamo potuto nuovamente sfruttare la conoscenza della lingua cinese per contrattare.

Durante questi due giorni trascorsi a Xi’An, abbiamo goduto della meravigliosa atmosfera della città più antica di tutta la Cina, immergendoci completamente nella suggestiva cultura cinese tradizionale. Ora era la volta di lasciare l’entroterra per dirigersi verso capitale, Pechino, la tanto attesa meta che da cinque anni è stata tema e argomento di molte lezioni di cultura cinese. Per raggiungere la capitale abbiamo viaggiato con un treno ad alta velocità, quindi il tragitto è durato soltanto cinque ore. Una volta giunti nella capitale, siamo stati accolti calorosamente dalla responsabile della scuola di Pechino, in cui avremmo alloggiato nei giorni seguenti.
Alla mattina abbiamo praticato un’arte marziale molto popolare come ginnastica mattutina, largamente apprezzata dalla popolazione: il Taijiquan. Dopo aver sgranchito un po’ le gambe, ci siamo recati al Tempio del Cielo e al Mercato delle Perle. In quest’occasione abbiamo avuto l’opportunità di affinare le nostre tecniche da compratori. Siamo riusciti ad acquistare i nostri souvenir a prezzi stracciati, o almeno così ci hanno fatto credere i venditori…
Nei giorni seguenti abbiamo visitato piazza Tian’an men, la città proibita e il mausoleo di Mao, all’esterno del quale ci è stata scattata una foto, poi pubblicata sulla prima pagina di un tabloid cinese. L’articolo riportava il seguente titolo “Turisti occidentali spazientiti davanti alla lunga coda per il mausoleo di Mao”. La 5AL si fa sempre riconoscere!
Durante la permanenza nella capitale ci siamo inoltre recati al tempio buddista dei Lama e a Wangfujin, la strada principale della città.




不上长城,非好汉 Chi non è mai salito sulla Muraglia, non è un vero Cinese Han

L’emblema della Cina è senza dubbio la Grande Muraglia (in cinese长城,Chang Cheng): un’opera mastodontica che si snoda per 8.851,8 km, considerata una delle sette meraviglie del mondo.
È stato a dir poco emozionante calpestare quel suolo millenario, che è stato per generazioni oggetto di miti e leggende.  Purtroppo quel giorno la foschia e l’inquinamento della zona non ci hanno permesso di ammirare appieno il panorama. Malgrado questo piccolo inconveniente, è stata un’esperienza unica e forse per un attimo siamo tornati tutti indietro con la mente alle avventure di Mulan.



La Cina oggigiorno offre innumerevoli opportunità commerciali e culturali, che attirano sempre di più gli occidentali nel Paese di mezzo. È innegabile però il fatto che ci siano ancora pregiudizi riguardo il mondo cinese, che è spesso sinonimo di scarsa igiene e sporcizia, soprattutto in ambito culinario.
In questo ci è stato di grande aiuto il consiglio dei nostri insegnanti di adattarsi alla situazione “不干不,吃了没病” “Un paio di germi non hanno mai ucciso nessuno”. Concordiamo tutti sul fatto che la cucina cinese non ci ha affatto delusi: la maggior parte dei piatti erano veramente deliziosi, dai sapori prelibati, molto lontani dal gusto italiano; mangiare con le bacchette è stata un’impresa ma ha sicuramente contribuito a farci immergere nell’atmosfera cinese.





Per concludere il nostro viaggio, l’ultimo giorno abbiamo anche frequentato una classe di calligrafia, e abbiamo potuto dilettarci nell’antica scrittura cinese.

Il viaggio in Cina è stata un’esperienza unica, coronamento di cinque anni di appassionato studio della lingua e della cultura di un Paese così affascinante. 

Un ringraziamento speciale va ai nostri professori di cinese, che ci hanno accompagnati in questo viaggio, da noi sognato fin dalla classe prima!





Classe 5 AL



Giovanni Albertini
Beatrice Auriemma
Eleonora Bedin
Gessica Berlaffa
Anna Bernardi
Valentia Cacco
Beatrice Cariolato
Vera Cracco
Marta Golin
Elena Hummel
Gaia Lovise
Cristina Menarin
Martina Pasin
Anna Righetto
Anna Rigoni
Maria Vittoria Segato