CINA - ESTATE 2017







Liceo Statale "A. Pigafetta"-Vicenza



 Diario di bordo viaggio in Cina 
15-29 luglio 2017 


4AL: Noemi Cattelan, Nicolò Conte, Elisabetta Barichello
4CL: Gloria Baldisseri, Francesca Marini, Maddalena Melotto


Tutto è cominciato il 15 luglio, quando noi ragazzi del liceo linguistico Antonio Pigafetta ci siamo trovati all’aeroporto di Venezia, tutti pronti per partire. Dopo aver fatto il check-in abbiamo pranzato e siamo finalmente saliti sul nostro aereo Emirates. Ora di partenza prevista: 16.30, ora di partenza effettiva: 18.30, ma nonostante il “leggero” ritardo, il volo è stato eccellente. Dopo aver cenato a bordo siamo atterrati a Dubai alle ore 01.35 (ora locale) del 16 luglio e siamo subito saliti sul secondo aereo diretto a Pechino, questa volta in orario. Alle 15:25 siamo arrivati all’aeroporto di Pechino, dopo 17 lunghe ore di viaggio durante le quali abbiamo dormito, mangiato, parlato, cantato, ascoltato musica… insomma durante le quali ci siamo divertiti molto. Siamo usciti dall’aeroporto e abbiamo trovato un pullman che ci ha portati fino alla nostra università, la Capital NormalUniversity. Qui siamo stati accolti insieme a molti altri studenti da ogni parte del mondo: come Perù, Russia e Stati Uniti. Una volta finita la cerimonia di accoglienza  ci sono state assegnate le camere dove ci siamo goduti un po’ di meritato riposo. Prima di cena siamo andati a “fare compere” insieme alla nostra accompagnatrice in un supermercato vicino all’università, poi per la prima volta abbiamo assaggiato il vero cibo cinese che abbiamo trovato completamente diverso da quello che ci aspettavamo. Infine, provati dal lungo viaggio, siamo andati subito a dormire.




2017.7.17  
La prima mattina siamo andati al supermercato consigliatoci dalla prof per fare colazione. E’ stato interessante notare somiglianze e differenze tra i supermercati cinesi e italiani. Alcuni di noi hanno comprato dei dolcetti ai fagioli rossi, è stato divertente vedere le loro facce mentre li assaggiavano!
Tornati all’università siamo andati tutti nella sala conferenze. Lì i professori hanno presentato la scuola e ci hanno accolti con un discorso di benvenuto. C’erano ragazzi e ragazze da tutto il mondo; non solo dall’ Europa ma anche da Russia, Perù… è stato un momento emozionante per me: mi sono sentita orgogliosa di studiare una lingua così universale!
Poco dopo siamo stati divisi in classi in base al nostro livello di conoscenza della lingua. Noi studenti delle classi 4AL, CL e DL siamo stati inseriti in una classe assieme a studentesse che studiavano lingue orientali all’università già da qualche anno: devo ammettere che questa per noi è stato motivo di soddisfazione!
Dopo pranzo, ovvero riso () con pollo (), siamo tornati a scuola per la lezione di pittura cinese. 
Armati di pennello, ci siamo dilettati nel disegnare paesaggi di bambù e rami fioriti di ciliegio.







A cena abbiamo provato uno dei tantissimi ristorantini che si trovano nei dintorni l’università; alcuni di noi hanno scelto riso alla cantonese, altri hanno provato una sorta di pesce caramellato, io invece ho voluto assaggiare i veri involtini primavera!
Alla sera la nostra tutor ci ha accompagnati in una piazzetta. Lì ogni sera gli abitanti del quartiere si ritrovano per chiacchierare, far giocare i bambini e... ballare i balli tipici! Portano nel piazzale stereo e casse e ballano per ore, le più giovani e inesperte seguendo i passi delle più anziane. Del nostro gruppo, qualcuno si è subito diretto nel gruppo dei ballerini, mentre i più pigri stavano sulle panchine del parco, provando a parlare con qualche bambino o chiacchierando con qualche passante curioso che voleva sapere da dove venivamo. E’ stato divertentissimo provare a ballare insieme a loro, anche se tante volte sbagliavamo i passi o invertivamo i gesti, e anche le donne con cui ballavamo si sono dimostrate molto contente di poter condividere con noi questo aspetto della loro cultura.
Dopo un paio di ore eravamo stanchissimi e fradici (il caldo e l’afa non accennavano a diminuire nemmeno dopo il tramonto), ma veramente felici. Credo che quella sia stata una delle serate più belle di tutta l’esperienza.
2017.7.18
Il martedì, dopo la colazione libera, siamo andati a lezione. Ogni mattinata si svolgeva cosi: le prime due ore di lezione erano tenute da una professoressa che ci spiegava nuove regole di grammatica e nuovi vocaboli, durante la seconda parte della mattinata invece provavamo ad applicarli facendo dialoghi, esempi, esercizi. Le insegnanti sono state entrambe molto competenti e gentili. Con loro comunicavamo solo ed esclusivamente in cinese, ma erano estremamente brave e pazienti, perciò non abbiamo mai riscontrato problemi.
A pranzo, per velocizzare i tempi, abbiamo mangiato riso con pollo e arachidi take away in università e poi con il pullmino della scuola ci siamo diretti verso il centro.

Siamo stati a piazza Tian an men e poi nella città proibita. I luoghi erano veramente meravigliosi e suggestivi, anche se purtroppo il caldo, l’afa e la pioggia erano insopportabili.


 Successivamente siamo stati a Wangfujing, la via dello shopping, lì abbiamo fatto una bella passeggiata e ci siamo dati allo shopping sfrenato. I venditori erano molto accoglienti e si sentivano orgogliosi di poterci mostrare il loro negozio. Una cosa particolare che è capitata ad alcuni di noi è stata conoscere un simpatico signore che ha insistito per farci vedere la sua mostra di quadri dipinti da lui. E’ stato veramente bello ed interessante: ci ha dedicato molto tempo per raccontarci il significato dei suoi dipinti, spesso rappresentazioni simboliche di ChengYu o paesaggi orientali. 
Lungo la “via dello shopping” si possono trovare grandi centri commerciali, negozi di grandi marche, negozietti tipici e attrazioni, ma vi è anche una parte ricca di bancarelle e mercatini. Lì i più intrepidi hanno provato l’esperienza di mangiare scorpioni e scarafaggi fritti! 


2017.07.19
La sveglia è suonata all’incirca alle ore 7:40, alle ore 8:30 tutti gli studenti si sono recati nella propria aula per le lezioni. Ogni giorno abbiamo avuto quattro ore di cinese con due professoresse diverse, entrambe molto gentili e competenti, con le quali abbiamo imparato nuovi vocaboli e introdotto nuovi argomenti di grammatica oltre ad esserci preparati all’esame. Verso mezzogiorno abbiamo pranzato e poi siamo partiti per il museo della capitale. Abbiamo trascorso l’intero pomeriggio al museo, poiché era molto grande e c’erano tantissime cose interessanti da vedere riguardo alla storia e alla cultura cinese. Oltre ad aver guardato le opere d’arte abbiamo passato buona parte del tempo a fare foto con gli altri visitatori cinesi che non avevano mai visto ragazzi occidentali dal vivo.






2017.07.15 e 2017.07.16

Dopo essere stati al museo siamo andati a visitare alcuni dei più belli Hutong di Pechino. Gli Hutong sono delle stradine molto strette dove ci sono ancora le abitazioni antiche cinesi, perciò ci è sembrato di fare un viaggio nel passato della Cina, in mezzo a negozietti piccolissimi e alle case delle persone che ci guardavano un po’ sconvolte.
 Per cena ci siamo fermati in un ristorante vicino al museo dove abbiamo mangiato degli ottimi ravioli. Verso le 22 siamo rientrati all’università e abbiamo concluso la giornata con un buon sonno ristoratore.
2017.07.20
Giovedì era il nostro quinto giorno a Pechino e cominciavamo ormai ad ambientarci.
Quando ci siamo svegliati il cielo era coperto da una coltre di nuvole. Dopo una colazione a base di caffè in polvere, ci siamo diretti in aula per le solite quattro ore di lezione. Quel giorno con la prof.ssa abbiamo letto i testi del libro, in seguito abbiamo analizzato tutti i vocaboli nuovi. Durante le due ore successive, abbiamo esercitato la grammatica appena imparata, guidati dalla professoressa Guò. 
Abbiamo pranzato nelle nostre camere, avevamo ordinato riso con pollo d’asporto, poiché temevamo di perdere il pullman che ci avrebbe accompagnato all’Art district.
Abbiamo trascorso il pomeriggio al 798 Art district, ovvero un distretto di Pechino che ospita un ampio patrimonio artistico e in cui si trovano numerose vecchie fabbriche abbandonate. Abbiamo girato a lungo per le vie e le botteghe di questo particolare quartiere, fermandoci ad ogni angolo per scattare fotografie. 
La sera abbiamo cenato in un ristorante cinese nei pressi dell’università, successivamente ci siamo riuniti tutti insieme in una camera a chiacchierare. 

2017.07.21
Venerdì è stata una giornata alquanto intensa. Io e altri ragazzi ci siamo svegliati in ritardo e quando siamo arrivati in classe, i compagni stavano già correggendo gli esercizi. Nonostante questo piccolo imprevisto, la lezione si è svolta regolarmente e abbiamo continuato l’unità sul cibo che avevamo cominciato il giorno prima. La professoressa ci ha anche consigliato dei ristoranti in cui poter assaggiare le specialità pechinesi a buon prezzo.
A pranzo abbiamo voluto provare il ristorante musulmano, che si trovava non lontano dall’università. Il cibo che abbiamo ordinato era buono ma troppo speziato, perciò i giorni seguenti abbiamo preferito mangiare altrove. 
Nel pomeriggio abbiamo avuto lezione di manifattura cinese, delle studentesse ci hanno insegnato le tecniche per tagliare la carta e creare decorazioni stupende. 



Non potevamo lasciare la Cina senza aver prima provato il karaoke, una delle attività predilette dai cinesi. Dopo le lezioni pomeridiane, infatti, la professoressa Liu ci ha accompagnati al KTV, dove avevamo prenotato un paio di sale. Abbiamo cantato canzoni non solo americane, ma anche cinesi! È stato divertentissimo, ma ce ne siamo dovuti andare presto perché dovevamo preparare le valigie e prendere il treno per Xian.
Ci siamo sistemati nelle nostre cabine e abbiamo passato la serata giocando a carte insieme e parlando elettrizzati al pensiero di visitare Xian.


2017.7.22
La mattina del sabato ci siamo svegliate in treno, dirette verso sud-ovest. Per percorrere i 1000 km che separano Pechino da Xi’an abbiamo impiegato infatti tutta la notte.
Con il bus siamo arrivati in hotel. Quest’ultimo era molto grande e lussuoso, dotato di ogni comfort. Lì abbiamo fatto una ricchissima colazione e scaricato i bagagli. 
Poi con il bus siamo andati a vedere l'esercito di terracotta che agli occhi di tutti è apparso davvero maestoso e immenso. Purtroppo la temperatura era altissima perciò è stato difficile godersi a fondo la visita.  
A pranzo abbiamo mangiato in un ristorante a buffet, dove ci siamo rimpinzati di ogni tipo di pietanza: uno dei ricordi più belli che mi resterà della Cina è la sua cucina!
Successivamente abbiamo fatto una passeggiata sulle mura della città di Xi’an e poi al quartiere musulmano. Quest’ultimo é piaciuto particolarmente per la sua vivacità e i suoi colori. Qui si trovano le bancarelle più strane e negozi di ogni genere. Ci siamo divertiti a contrattare con i venditori ambulanti e a passeggiare tra le vie.
2017.07.23

Domenica mattina ci siamo svegliati nelle camere di un lussuoso hotel a quattro stelle. E per cominciare al meglio la giornata, ci siamo rifocillati nel ricco buffet dell’hotel.   
La mattina abbiamo visitato il museo di storia di Xian, è stato davvero molto interessante e la guida che ci ha accompagnati è stata molto brava, ci ha mostrato non solo numerosi oggetti in uso nell’antichità, ma anche numerose opere. Alla fine del giro ci hanno fatto fare anche un laboratorio di calligrafia, dove abbiamo imparato a scrivere con i pennelli.
Successivamente siamo andati a vedere un grande parco dove si trovava la grande pagoda, faceva molto caldo perciò cercavamo sollievo all’ombra di altissimi alberi. Girando per il parco abbiamo notato la bottega di un falegname. Quando vi siamo entrati, l’uomo ci ha accolti calorosamente e abbiamo intrattenuto con lui un’interessante conversazione in cinese.
Nel pomeriggio abbiamo visitato un altro museo, il museo Tang. Era molto affollato quindi non è stato facile osservare i reperti esposti, tuttavia con un po’ di pazienza, siamo riusciti a seguire la professoressa Liu che ci guidava.
Alla fine della giornata, stanchi e accaldati, abbiamo preso il treno veloce e siamo tornati all’università per la notte.


2017.07.24
Il lunedì mattina dopo aver fatto una buona colazione ed esserci ripresi dal ritorno da Xi'An della notte precedente, tutti noi siamo andati a lezione di grammatica cinese, che come il resto dei giorni iniziava alle8.30 e finiva alle 11.50, con una pausa di 10 minuti tra una lezione e l'altra.
Dopo scuola abbiamo pranzato, alcuni sono andati in un ristorate poco lontano dall'università per mangiare il più buono riso alla Cantonese di sempre, altri hanno preso dei baozi o riso con pollo in un piccolo negozio; tutti abbiamo cercato di fare in fretta per riservarci un po' di tempo per riposarci prima della lezione pomeridiana di calligrafia cinese.
Dalle 14.00 alle 15.50 alcune gentili studentesse dell'università ci hanno insegnato a dipingere e scrivere i caratteri utilizzando pennelli, inchiostro e carta di riso; è stato interessante e divertente vedere tutti noi metterci alla prova con quest'arte e confrontare il frutto del nostro lavoro...
In seguito uno dei nostri accompagnatori ha deciso di portarci a visitare “Parco Jingshan”, che si trova nel distretto di Xicheng (Pechino). Per arrivare a questo parco abbiamo avuto l'incredibile occasione di attraversare gli Hutong, gli antichi quartieri residenziali caratterizzati da strade molto strette che si diramano in tutte le direzioni; il parco era un antico giardino imperiale che ora funge da attrazione turistica, soprattutto per la magnifica vista che si ha della città proibita e di tutto il distretto circostante, dopo essere saliti su una collinetta. Poter visitare questo luogo è stata una grande opportunità, qui abbiamo avuto la possibilità di vedere Pechino da un'altra prospettiva e ci siamo sentiti parte di quella città immensa.




Alla sera prima di tornare all'università abbiamo attraversato una piccola strada piena di negozi tipici, dove abbiamo comprato dei piccoli regali e dove alcuni di noi hanno cenato mangiando un kebab alla kaoya.

2017.07.25
Il martedì mattina dopo la colazione, siamo andati a lezione di grammatica cinese come gli altri giorni dalle 8.30 alle 11.50; dopo aver pranzato insieme, ci siamo preparati per la visita pomeridiana alla sede dell'istituto Confucio e al Palazzo d'Estate.
Verso le 13.30 con l'autobus universitario ci siamo diretti alla nostra prima destinazione, ovvero lo Hanban, la sede ufficiale dell'istituto Confucio; all'interno dell'edificio abbiamo potuto ammirare vari oggetti che sono il simbolo della cultura e dell'arte cinese, come ad esempio alcuni antichi strumenti musicali, il modellino di alcuni edifici e molte opere d'arte che sono state donate all'istituto e provengono da varie parti della Cina; inoltre abbiamo alcuni di noi si sono divertititi con degli strumenti interattivi. E' stato molto interessante vedere la sede ufficiale dell'Istituto Confucio in Cina, poiché è stato grazie ai fondi che ci ha fornito, che noi studenti stranieri di cinese abbiamo avuto l'opportunità di vincere delle borse di studio per studiare in Cina e continuiamo ad avere la possibilità di svolgere diverse attività legate al miglioramento della lingua senza dover spendere più di tanto.
 Sede ufficiale dell’Istituto Confucio

Dopo la breve visita allo Hanban, ci simo diretti al Palazzo d'Estate (Yihe Yuan), questo è in realtà un giardino, dominato dalla cosiddetta “Collina della Longevità”, e si affaccia sul lago  artificiale chiamato Kunming.  
Questo giardino era un tempo la residenza estiva dell’imperatrice, esso è costituito da un insieme di piccoli giardini ai quali si ha accesso da diverse porte e contengono molti edifici tradizionali, il tutto si affaccia sul lago attraversabile mediante un ponte con decorazione ad archi. Questo è stato uno dei luoghi che più ci hanno meravigliato e affascinato dopo la Grande Muraglia, non solo per la sua bellezza, ma anche per l'armonia e la pace che esso infonde nonostante gli innumerevoli visitatori che ogni giorno lo invadono.
Palazzo d’Estate
Infine la sera al nostro ritorno abbiamo cercato un ristorante dove cenare insieme e provare nuove pietanze tipiche (come la foto sottostante: Mantou con carne) poi ci siamo riuniti in una delle nostre stanze e abbiamo chiacchierato e scherzato, per poi cadere sfiniti sul letto dopo un'altra lunga giornata. 



 2017.07.26
Il mercoledì mattina dopo la colazione ci siamo diretti in aula per seguire una delle nostre ultime lezioni di cinese e l'ultima prima di affrontare la certificazione HSK, possiamo affermare che tutte queste lezioni sono state molto utili, a volte erano solo un ripasso, altre un approfondimento di argomenti trattati durante l'anno scolastico, ma tutte davvero propedeutiche in vista della certificazione.


Dopo la fine delle lezioni abbiamo pranzato, alcuni al ristorante dell'università, altri in camera con baozi o riso con pollo; verso le 13.30 ci siamo ritrovati insieme al resto del gruppo per andare a visitare il Tempio del Cielo, una tappa importante per comprendere meglio il Taoismo, le credenze cinesi e la loro cultura.
Il Tempio del Cielo si trova nella parte meridionale di Pechino, perciò l'abbiamo raggiunto con l'autobus della scuola; questo luogo era molto importante per il culto al” Cielo” (Tian) al quale si chiedeva la venuta di una stagione favorevole per il raccolto, e lo si pregava anche per la pace. 
Dopo questa immersione nella cultura cinese, ci siamo diretti al Mercato delle Perle, un edificio al cui interno sono presenti innumerevoli negozi o banchi dove viene venduta ogni genere di cosa e dove abbiam potuto non solo darci allo shopping sfrenato, ma abbiamo avuto l'occasione di testare la nostra abilità nel contrattare il prezzo degli oggetti che volevamo comprare. E' stata un'esperienza adrenalinica e soddisfacente, infatti abbiamo acquistato moltissime cose a prezzi davvero economici, inoltre siamo riusciti anche a fare amicizia con alcune commesse davvero gentili.
Infine prima di tornare a casa in metro, abbiamo cenato in questo edificio che presentava un intero piano pieno di piccoli ristorantini; poi una volta arrivati all'università siamo andati a letto presto per essere riposati in vista dell'esame che ci aspettava la mattina seguente.
27.07.2017
La mattinata è iniziata con l’HSK per avere il livello 3 (B1). Eravamo tutti molto agitati…nessuno sapeva cosa ci riservava l’esame! Per fortuna però è finito in fretta ed è andato per il meglio, grazie alla buonissima 
preparazione che ci avevano dato i nostri insegnanti. Appena finito l’HSK siamo andati a festeggiare brevemente nel nostro ristorante preferito lì vicino all’università, per partire subito dopo verso la Grande Muraglia! Ci abbiamo impiegato circa un’ora per arrivare a Badalin, il luogo in cui c’era il tratto meglio conservato e anche più bello. Ci avevano avvisati i nostri accompagnatori che non sarebbe stata una passeggiata leggera, ma nessuno si aspettava di fare una vera e propria scalata: c’erano gradini alti quasi quanto noi! Inutile dire però che alla fine tutta quella fatica ha ripagato abbondantemente la vista e l’intero paesaggio che ci aspettavano: la Muraglia è senza dubbio una delle meraviglie del mondo e, personalmente, uno dei posti più belli che io abbia mai visto. È un monumento che non si può semplicemente guardare in foto, ma che davvero merita di essere ammirato dal vivo. Purtroppo avevamo a nostra disposizione solamente un’ora e mezza, che ovviamente non è bastata per gustare pienamente la bellezza di quel luogo. Tornati sfiniti da questa meravigliosa gita, abbiamo cenato e siamo rimasti all’università per gustare una sana serata di divertimento tutti insieme.



28.07.2017
Nella mattinata ci aspettano le nostre solite lezioni di cinese, dove abbiamo chiacchierato con le nostre insegnanti sulle cose che ci sono piaciute di più durante queste due settimane: mi viene nostalgia soltanto a scrivere questa frase! Nel pomeriggio invece, abbiamo partecipato a una lezione sugli origami: le ragazze hanno fatto tutte opere d’arte, io invece ero lì che mi vergognavo da quanto brutti erano i miei lavori. Finita la lezione ci siamo recati tutti in Aula Magna per la cerimonia di chiusura, dove hanno parlato alcuni ragazzi sull’esperienza che hanno vissuto in Cina. Il resto del pomeriggio io, Francesca e Maddalena abbiamo deciso di recarci a WanFuJin, per sentirci per l’ultima volta come dei veri pechinesi che vanno a fare shopping in centro. Questa è stata anche la prima e ultima volta che abbiamo preso la metro da soli, dovendo così arrangiarci chiedendo a sconosciuti e poliziotti informazioni, tutto rigorosamente in cinese… ma alla fine ce l’abbiamo fatta! Abbiamo comprato tè e libri in cinese, chissà magari in futuro saremo in grado di leggerli senza troppi sforzi! Abbiamo anche imparato che le librerie cinesi sono come biblioteche dato che c’erano molte persone che semplicemente si sedevano e leggevano il libro scelto. Tornati all’università sani e salvi, abbiamo deciso con tutto il gruppo di andare nel migliore ristornate di Pechino per assaggiare la famosa anatra alla pechinese: eccezionale! Alla fine della cena non riuscivamo neanche a camminare da quanto avevamo mangiato! Decisamente soddisfatti da questa ultima vera serata a Pechino siamo tornati tutti in dormitorio con una sola preoccupazione: la valigia!





29.07.2017
Ultimo giorno in Cina: che tristezza! Ci siamo alzati molto presto per finire le valigie ma soprattutto perché  presa la metro, siamo andati nuovamente al mercato delle perle, giusto per spendere gli ultimi quattrini che ci erano rimasti! Se l’altra volta mi ero concentrato soprattutto a compere personali, questa volta sono andato alla caccia di affari per fare gli ultimi regali: è stato molto faticoso, ma alla fine sono riuscito a prendere tutto quello che mi serviva rimanendo esattamente con un solo yuan (0,10€). Tornati all’università con tutte le migliaia di borse appresso, abbiamo chiuso definitivamente di impacchettare le cose e abbiamo fatto il check-out. Sul pullman diretto verso l’aeroporto, ci sono stati momenti in cui cantavamo a squarciagola, altri in cui non si sentiva una mosca da quanto esausti eravamo. Arrivati con largo anticipo, abbiamo avuto anche un po’ di tempo libero per esplorare, ma siccome quello di Pechino è il secondo più grande al mondo, abbiamo preferito non avventuraci troppo, non si sa mai che perdevamo il volo! Nell’attesa prima di partire ci siamo gustati un ultimo frullato da Starbucks, per poi volarcene via verso Dubai, e infine Venezia. Inutile dire che ci siamo salutati tutti in lacrime, sia di tristezza perché ormai il viaggio era giunto alla sua fine, sia di felicità perché è stata e sarà una delle esperienze più belle delle nostre vite, che porteremo sempre con noi nel cuore.